mercoledì 28 maggio 2008

Un qualcuno ...

A presto una nuova raccolta di miei scritti . Il tutto in " società" con un caro amico , geniale quanto sincero , forse troppo critico con se stesso . Lui avrà i suoi spazi : immagini e versi , io i miei ...solo versi , naturalmente. Un incontro voluto da ..Entrambi , ecco il titolo ...come inizio ! . Un incontro , dicevo, di due esperienze di vita vissuta , fatte di vittorie, di sconfitte di gioie , di dolori . Tristezza , allegria ,dolce,amaro , pianto , riso , silenzi , clamore . Una vita in due dimensioni , mille sensazioni e tanta , tanta sincerità , forse troppa . Alla fine conoscerete " un qualcuno " senza averlo mai visto ....

Quella notte


Il bitume scaldato
sembrava cioccolata .
Amara .
Spalmata sull'asfalto .
Fumava insieme
ad una vita perduta .
Quella notte.
Attendemmo con invidia
i fari spenti del mattino .
Mai più soffrire .
Ridemmo con rabbia .

Vedrò solo isole a occidente

Il doppio sole è l' Otto di cuori
e intorno vibrano i Colibrì .

La torre che guarda il mare
è l'enigma dei marinai che precedettero Colombo .

Mai il mare canta uguale ,
per questo vedrò sempre e solo isole a occidente .

Parlare a due

Parlare a due .
Fa più forza .

Belle o brutte .
Forti o scarsi .

Ricchi o poveri .
Sereni o esauriti .

L' Io se ne andato
a farsi benedire insieme
agli Ultrà
della Sinistra ipergarantista .

E' tornato il Cavaliere
con qualche macchia
e sul destriero .
Ripulito a nuovo .
E senza i rompipalle del passato .

Parlare a due.
Fa più forza .

Anche le veline hanno appreso e
salvato il messaggino .

E' la strategia della resa ? .

Forse .

Hanno confiscato il ' 68 .

Intanto .

Soli

Soli
con l'aria
con il freddo ,
in compagnia di una persistente neve d' Inverno .

Soli ,
senza l'italia che conta .





Montesano. L ' inferno Inverno del 2005 .

martedì 27 maggio 2008

Proporzione quasi celeste

Il vecchio che ,
Autunno inoltrato,
s'avvicinava alle acque calme del lago
assomigliava , sempre più,
al giovane che avevamo visto crescere ,
senza affano , nelle notti del plenilunio d ' Estate .
Tutto di lui
sapeva di proporzione quasi Celeste ,
meno la lingua , piccola , ispida e
incapace di scandire parola alcuna .
Rimanevano per lui il silenzio e
tonalità afone ,
essenziali per fermare il suo tempo ,
contratto dalle ragioni del vivere.
Oggi ha raggiunto il Luogo indenne,
il divino Specchio e
può piangere .
La notte e i suoni antichi
assaliranno per lui
il fuoco dell' Alba .
E sarà difficile vivere ancora .

Hai limiti , bambino .

Avremmo preferito carezze ,
sogni ,
più che gelide realtà .
Senso del dovere . Precisione maniacale .
Saremmo cresciuti
deboli , sbilenche ,
imperfette creature .
Ovvero un mondo sbagliato ,
il minore degli errori
che potesse capitare . il prezzo dello scambio .
Avremmo preferito carezze ,
sogni .
Posso regalarmi un bacio ? .
Avremmo preferito carezze ,
sogni .
Basta così ,
non parlare
e immagina tutta la violenza che non hai .
Non puoi vivere così .
Hai limiti , bambino ! .
Solo follia potrà educarti ...
Avremmo preferito carezze , davvero .
..O tutt 'al più sogni ,
invincibili metafore .
Nulla può indicarti il saggio .
Fine di un post , visualizza , dai .

La ragazza di Aztlàn

Sull'altare del Sole ,
l'ultimo gradone della Vita ,
vibra il corpo esile
della ragazza dagli occhi allungati e strani .
Paura e vento spirano
alla quota celeste del Divo Xipe ,
insensibile alla grida raccolte nel grembo ,
colmo di satanica follia .
La madre di ghiaccio ,
dal basso
lacrima ansia .
Il Sacerdote calvo
con il cuore ancora tremante nella mano
guarda annoiato il sangue
intingere la mantella spugnosa , trapuntata d'oro .
L'airone bianco
non vola più nell'animo
della ragazza di Aztlàn,
scaraventata giù ,
per la scalinata dalle pietre ruvide ,
lastricate di palle di piume e vestiti di serpente.
Coyolxauhqui ,
compiaciuta dalle tenebre dannate ,
vedrà ancora la testa mozzata ,
esposta al muro dei crani immolati .
La Diva Ingorda
non riconoscerà la nuova figlia di Aztlàn ,
divorata dal rito famelico
della gente impazzita ,
piombata nel Buio .
Dio barbaro ,
kamikaze di ogni minaccia .
Da sempre .

La donna Himba

La donna Himba non andrà più ad Opuwo.
Felice respirerà ancora ,
nella sua fresca capanna ,
l'odore sacro dello sterco di capra .
Lei ha sognato le cascate di Epupa
senza più diga e
le terre lungo il Kenene
ricche di grano .
La donna Himba sorride ,
la pelle tinta e di grasso ,
altera al dio Sole nel deserto Namib .
Non sarà cibo per fiere affamate
come sua sorella ,vestita di jeans ,
capelli tagliati e corpo pulito da fango e colore .
L'anno ritrovata così ,
con vicino una bottiglia di Rum
e il copricapo di pelle di pecora ,
calato sugli occhi
come l'ultima volta
quando era uscita dalla casa del padre .

martedì 20 maggio 2008

E la luce ?

Meno male che
lei è Francesca
avrebbe invece detto Lucio
incontrando il suo viso intenso e
lo sguardo che filtra il momento
come le lenti di un grandangolo Zeiss .
E la luce ? . Viene dal suo Tempo interiore ,
bella e forte sfiora l ' Alba . Malinconia febbrile .
Ma tutto diventa sorriso se non hai fretta di guardarla .


" A tutte le Francesca che non hanno il senso opaco della vita "

lunedì 19 maggio 2008

Swabian Casalnuovo

Gli occhi non li avresti mai immaginati così .
Lucidi , penetranti ,
assalitori .
Il Nord - nord trapiantato a Casalnuovo ,
tutti i preconcetti abbandonati nella piana
che guarda la Terra di Lavoro .
Musica e Diossina
Munnezza e Celluloide ,
progetti di una diva
senza troppi altari di cultura .
Bella , vera e indipendente .
Il messaggio di una Lega ,
nuova , terrona e strafottente .
Il sogno Swabian è
Gnomo ma efficace e
non per forza
camorrista .

sabato 17 maggio 2008

Ad Est di Poppano

Scendendo a Sud ,
sei occhi azzurri
in una berlina nera
si persero ad est di Poppano .
Si ritrovarono così ,
per un Navigatore satellitare impazzito,
nel bel mezzo di una galleria fatata .
Quel budello informe
l'aveva scavato Vita ,
la mamma di tutti i Caos
quando si ubriacava con i vini maldestri ,
offerti dalle streghe dei Fari allo Xeno finto .
All'uscita ,
dopo il buio ondulato
da discese insonni ,
i tre avventori del Tempo
non si riconobbero .
Erano diventati ,
loro malgrado ,
un Orsetto basilisco,
un Gatto puma e
una Iena bionda dal bianco Violino .
Li attendeva una serata
al bar ,
uno Show-Wine d'annata ,
su una verde collina
nel bel mezzo di una Campania non più tutta Felix .
Da quella sera
avrebbero narrato solo storie
e qualche poesia ,
suonato musica divina e
scattato foto dal brivido sospese .
Negli anni e
nella gioia ,
forti ,
accompagnati dalla sorte ,
ad Est di Poppano.
Una notte ,
una tra le tante .



A Nancy e a Giuseppe Maria ..........

venerdì 16 maggio 2008

....Buena suerte .

....morirò dall'altra parte del mondo con una sola e vera infelicità nel cuore , quella di essere stata considerata soltanto...una donna ma io , credimi , sono stata molto di più .
Buena suerte .
Patria Rodriguez




-- Da " La buona sorte " Editore Tullio Pironti

...Come.

....E' vita questa ? . Con il ghiaccio
caldo di sguardi intensi e bocca dolce
come ciliegia imburrata di sapiente pinzimonio .
Dolce schifo d'esistenza ,
sembra quasi che s'alzi l'alba ,
intensa e feroce di sesso
come sguardo dopo estenuante amore .
E tenera diventa poi sentirle il palmo della mano .
Amo come barca senza vela . Alla deriva .
Come il più incompiuto dei miei oceani .
Come.