venerdì 22 agosto 2008

Un mio ricordo per la Mostra di Beppe Palomba sul ' 68

Beppe mi ha chiesto una testimonianza , un ricordo di quei giorni , di quell' anno magico che ha cambiato tutti noi .... Io sono andato all'indietro e non mi sono capovolto ! .
A lui è piaciuta molto . Ho il " dovere " di crederlo ! .


" Avevo 19 anni e frequentavo il 2° anno di Architettura a Napoli . Facoltà occupata , notti e sacchi a pelo , amori e sesso con " esproprio " proletario . Fate l'amore e non la guerra...insistevano le Compagne e noi ad applicarlo senza indugi . Interminabili assemblee , bandiere solo quelle rosse aperte al vento . Cortei a tutte le ore . Uno in particolare per me molto " educativo " al Corso Umberto , ingresso Università Centrale , angolo via Mezzocannone .
" Via il Rettore ...Università autogestita ! . " Gridavamo , pugno chiuso al cielo , con di fronte questurini e celerini . Faccia a faccia , visi ed occhi , il respiro delle idee , il sudore del potere . Divise ed eskimi a confronto ...i venti anni nostri senza prezzo , i loro stipendi di fame sul selciato ...
" Vai a casa , guagliò ..! . " Mi diceva il " mio interfaccia " , celerino navigato e pacioccone dallo sguardo buono ...Un padre benevolo fino a che udimmo un fischio .
" Carica ..! . " Ordinò il Commissario indossando ... la fascia tricolore .
" Rimandiamoli a casa ... dalle mammine loro ! . " Aggiunse poi , sorridendo strano .
Dopo qualche attimo capii ... perchè ! .
Il celerino dallo sguardo buono , al segnale del suo superiore , si tramutò in un qualcosa che definire macchina da guerra apparirebbe uno sciocco eufemismo ...Acchiappai , in meno di pochi secondi , ..nu cuofane e mazzate , tante quante non ne ho mai prese nella vita intera .
Il ' 68 per me fu pertanto la ...consapevolezza .
Tutto aveva un prezzo , perfino la libertà ! . Si poteva sciegliere però e quindi...poter sbagliare . Ero finalmente libero di " fare " me stesso ! . Avevo voluto iscrivermi ad Architettura per un desiderio incondizionato di libertà ed ero stato accontentato . Non avrei mai più accettato confini ideologici o preconcetti di sorta .
Ecco : La libertà di poter fare errori .....questo per me ha significato e significa tutt'ora il ' 68 .
Quello che racconto oggi può apparire retorico e forse scontato ma non è così . Prima di quegli anni che cambiarono non solo l'Italia ma una intera generazione di uomini , assemblando le età e i desideri di ognuno , esistevano solo regole della società , il ' 68
cerco di riempirle di anima condivisa . Oggi se esistono ancora possibilità di " salvare il mondo " dalla catastrofe lo si deve al dialogo istituzionale delle parti che il ' 68 volle inaugurare attraverso la voce e il sentimento di quei giovani ..ignari e incoscienti . Io , nel mio piccolissimo , ero tra loro e questo è stato in fondo il senso dei miei anni .
Grazie Beppe ...mi hai dato asilo sincero . Ti voglio bene . "

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