Ciò che fa più paura oggi e' la normalità. Non si ha idea però di quanto la normalità possa essere fuorviante quando ti capita di avere a che fare con qualcuna come Mariella che credi di facile lettura ma che invece e' un insieme di lingue e dialetti spesso incomprensibili. Mariella nasce semplice e appare per molto tempo semplice ma poi la sua sensibilià, trasformatasi in ansia di dover capire ad ogni costo, la costringerà a diventare... un'altra, in tutti i sensi! la doppia o triplice personalità di Mariella non poteva per tanto essere raccontata in termini tradizionali ma recitata come continua metamorfosi rispetto al tempo e all'azione dei singoli personaggi. E' una storia che alla fine si dimostrerà senza trama e con tante voci anche sovrapposte, rischiando banalità che la protagonista tenterà di sconfiggere man mano. In corsi d'opera. Io l'ho voluta così la "mia" Mariella, limpida e contorta e mai stupida, con la sua geniale voglia di vivere sempre il difficile.
Devo però scusarmi con lei per averla svegliata dal suo tepore fatale, per di più, una mattina di un lungo e caldo giorno d'estate. Per farmi perdonare il fastidio di "vivere il suo racconto" proverò ad augurarle la più sincera delle buone sorti.
Mariella
io non la conoscevo.
Nata, non so quanto,
cresceva, invisibile,
nella placenta della mia mente.
All'improvviso l'evento:
chiamata a vivere,
s'e' rivelata carne.
Mariella era già parte di me.
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