Alla fine, il luogo fisico di nascita e' determinante quanto il genoma. Da questa unione scaturisce lo stampo esistenziale che si conforma negli spazi e si evolve tra i materiali del proprio crescere.
L'integrazione tra lo spazio interiore e quello esterno non e', pertanto, schizzofrenica, ma punto d'arrivo, speculativo del sentirsi architetto-poeta, condizione ottimale per "immaginare" senza obbligati
sabato 17 novembre 2007
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